Una nuova vita per Base B: da insediamento artigiano a esempio di rigenerazione urbana
Una nuova vita per Base B: da insediamento artigiano a esempio di rigenerazione urbana – Inizia con oggi una narrazione a puntate per raccontare la nuova sede di EuroMilano nel quartiere Bovisa, uno dei nodi di rigenerazione urbana più dinamici e innovativi di Milano. In questo contesto in perpetuo fermento EuroMilano ha deciso di insediare la sua nuova sede, laddove un tempo sorgeva un’attività artigianale. Base B ospiterà non solo gli uffici di EuroMilano, ma anche attività e servizi che la caratterizzeranno come vero e proprio hub dedicato alla città di Milano e diventerà un luogo di incontri, eventi, confronti sui temi della rigenerazione urbana. Tutti i dettagli saranno svelati nel corso di questa narrazione a puntate.
Dalla originaria vocazione artigiana parte la rigenerazione urbana del futuro
Dinamismo, innovazione, ibridazione: il territorio di Bovisa è oggi uno dei contesti più fluidi e dinamici di Milano. Dal passato industriale emerge il sostrato urbano di un luogo un tempo dedicato alla produttività e oggi proiettato nel futuro, dopo un periodo di decadimento a cui EuroMilano e il Politecnico di Milano hanno cominciato a porre freno a partire dalla fine degli anni Novanta.
“Bovisa è un luogo davvero molto importante per la città di Milano”, esordisce Giancarlo Boffetta, direttore sviluppo di EuroMilano. “In particolare la parte ovest rispetto alla stazione Bovisa Fnm è un territorio molto esteso, che ha preservato una sua forte identità in una Milano sempre più congestionata. E’ un luogo dal passato importante, in cui la forma non corrisponde alla funzione, dove cioè tutti gli edifici (tranne il complesso del Mario Negri) che appartengono al passato industriale sono stati conservati, in parte recuperati, e ospitano attività molteplici legate alla ricerca, all’innovazione e alla creatività. L’esito è un tessuto poco definito, che può rispondere all’esigenza di tante funzioni diverse e seguire i flussi spontanei della parte più giovane della società. Infatti, i giovani studenti e ricercatori si sono sostituiti agli operai come popolazione maggioritaria che frequenta questa zona, percorrendone le strade a partire dalle due stazioni per raggiungere i diversi Dipartimenti del Politecnico”.
Il declino post industriale interrotto dall’arrivo del Politecnico di Milano
A partire dagli anni Settanta la deindustrializzazione ha portato al declino di Bovisa come luogo vivo e produttivo. Un declino interrotto a metà anni Novanta dall’arrivo del Politecnico di Milano, che qui aveva deciso di realizzare la propria seconda sede milanese. “La ristrutturazione della stazione ferroviaria di Bovisa e la realizzazione di quella di Villapizzone hanno contribuito alla rinascita di questo luogo – spiega ancora il direttore – EuroMilano possedeva diverse aree alcune delle quali sono state utilizzate per realizzare i Dipartimenti del Politecnico tra i quali il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, di Energia, di Meccanica, del MIP, della Biblioteca interdipartimentale. Altre serviranno a realizzare dei nuovi alloggi per gli studenti universitari i cui progetti sono in corso di elaborazione”.
Un luogo ibrido per natura
BaseB si trova a due passi dalla fermata del passante ferroviario Villapizzone e un tempo ospitava la ditta Edil Mediolanum. L’insediamento originario risale ai primi del secolo XX. Fin da subito la sua natura aperta alla contaminazione si è inserita in modo perfetto nel contesto di Bovisa, che è per sua natura ibrido, in continua evoluzione, aperto alla trasformazione. “Nel 2006 – continua Boffetta – EuroMilano l’ha inserita in un progetto culturale di “animazione” delle periferie, recuperandone una parte per ospitare funzioni temporanee di associazioni, giovani creativi e startup con il nome di “Base B mq Creativi”. Di questo progetto faceva parte anche Triennale OFF Bovisa che era ospitata con una struttura temporanea nell’area prospiciente BaseB. Questo progetto è stato attivo fino il 2014 quando Base B è stata riconvertita in spazi per Expo 2015”.
La prima valorizzazione grazie a Raymundo Sesma
Nella sua fase da incubatore temporaneo, BaseB è stata un luogo molto vivo, che ha visto l’intervento dell’artista Raymundo Sesma. Infatti, i colori accesi delle facciate sono frutto di un lavoro collettivo coordinato dall’artista messicano che ha coinvolto oltre cinquanta partecipanti ed i cui tratti grafici ricercano il dialogo con il paesaggio circostante.