Stare bene a casa è la prima regola dello smart working
Stare bene a casa è la prima regola dello smart working – Al lavoro da casa; per molti è una vera e propria rivoluzione copernicana. Al centro della nostra vita non ci sono più gli uffici, ma la cucina, la sala, la cameretta dei bambini trasformate in altrettante postazioni lavorative.
Una riscoperta
E’ stata l’occasione per riscoprire ritmi meno forsennati, ma senza dubbio scegliere l’ambiente adatto ha messo a dura prova la così tanto decantata resilienza. Però, dopo una settimana di forzato isolamento, di videoconferenze e telefonate come se non ci fosse un domani, l’innata capacità di adattamento degli esseri umani comincia a prendere il sopravvento su nervosismo e improvvisazione.
Il comfort prima di tutto
La giusta quantità di luce per illuminare il tavolo di lavoro, la perfetta aerazione accompagnata da una temperatura costante e confortevole, i figli chiusi in un’altra stanza. Non è stato facile, ma l’equilibrio è arrivato. L’ambiente circostante ci ha messo il resto.
La vita quotidiana dietro alle webcam
Se restare a casa è diventato un obbligo, prima di tutto sanitario, ma non secondariamente anche morale, la riscoperta della sensazione di sicurezza fra le pareti domestiche è quanto meno sensazionale. La casa come rifugio (e non più solo come “bene” rifugio) torna al centro della vita quotidiana. Lo fa con la normalità delle situazioni quotidiane, messe di fronte all’occhio indiscreto delle webcam.
Prima l’imbarazzo, poi la normalità
Superare i primi momenti di imbarazzo nel mostrare scenari di vita quotidiana ai propri interlocutori connessi da altre parti del mondo, mostrare figli sorridenti alle proprie spalle, gatti che fanno le fusa di fronte alle telecamere, un pantalone non proprio intonato alle circostanze di una videoconferenza; andando oltre tutto questo, la normalità ha preso il sopravvento: perché preoccuparsi che qualche cosa alle nostre spalle possa non essere perfetto, se a essere imperfetto, prima di tutto, è il mondo esterno?
#iorestoacasa
Quanto sia importante stare bene a casa propria, massimamente in periodi di clausura forzata come questi, vale molto di più di qualche strillo in sottofondo dalla stanza accanto. Se #iorestoacasa oggi è perché sono sicuro che #andratuttobene domani…