Ripensare i quartieri come cluster della rigenerazione urbana
Ripensare i quartieri come cluster della rigenerazione urbana – Il quartiere del futuro, inteso come cluster fondamentale nei processi di rigenerazione urbana, è stato il tema portante di un workshop organizzato da Il Quotidiano Immobiliare e intitolato “Progettare per gestire: il building e il quartiere”, a cui ha partecipato anche il direttore tecnico di EuroMilano, Francesco Guerrera.
Più attenzione al contesto urbanistico
Il panel dei relatori, composto da studi di architettura, sviluppatori immobiliari e rappresentanti di aziende manifatturiere ha offerto numerosi e interessanti spunti di riflessione sul modello evolutivo delle città moderne: tutti gli intervenuti si sono trovati d’accordo sull’idea che non si possa più considerare primario il solo aspetto qualitativo delle costruzioni, ma che si debba porre sempre più attenzione al contesto urbanistico e sociale in cui si situa l’intervento di rigenerazione.
La qualità della vita è il cardine della rigenerazione urbana
Un apporto fondamentale alla discussione è stato fornito dall’ingegner Guerrera, che ha spiegato come l’approccio olistico al tema della rigenerazione sia ormai da considerarsi prevalente: “La città del futuro deve essere pensata mettendo al centro un concetto fondamentale: la qualità della vita dei suoi abitanti. Questo risultato può essere raggiunto solo perseguendo obiettivi ben chiari di sostenibilità a 360°, efficienza energetica e gestionale, garanzia di sicurezza. In sostanza, il capitale umano e il paesaggio devono viaggiare in parallelo e sostenersi vicendevolmente all’interno di una visione olistica dell’intervento di rigenerazione, che non può fermarsi alle sole architetture e alle dotazioni tecnologiche. In sostanza oggi il building non può più essere immaginato come un oggetto isolato, ma come parte di un tutto, con cui è connesso non solo digitalmente”.
La pianificazione urbanistica deve essere attenta al paesaggio e all’architettura
Nella visione di EuroMilano, dunque, benessere e qualità della vita occupano la scena centrale del processo di progettazione. “I servizi ai residenti sono il fulcro di tutta questa impostazione e si dispongono su tre diversi livelli: distretto, building, appartamento” – continua Guerrera – “L’innovazione digitale è fondamentale, ma solo se risponde alla priorità di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita. Per raggiungere questi obiettivi, l’intero ciclo della progettazione deve tenere insieme contemporaneamente i tre livelli di cui sopra, realizzando una pianificazione urbanistica attenta al paesaggio e all’architettura, garantendo sostenibilità ambientale e risparmio energetico, promuovendo la realizzazione di infrastrutture e mobilità verde”.