Nello “Smart City Index 2020” di EY non mancano le sorprese
Nello “Smart City Index 2020” di EY non mancano le sorprese – Quale sarà la città più smart d’Italia nel 2020? La risposta – come sempre molto attesa – proverà a darla il nuovo “Smart City Index” di EY, atteso per il prossimo maggio (qui puoi leggere l’ultima edizione pubblicata del rapporto). In attesa del rapporto completo, però, Affari&Finanza di Repubblica ha pubblicato un’anticipazione, che ha svelato alcuni dettagli di grande interesse.
L’anticipazione de la Repubblica
Stando alle pagine di Repubblica, lo Smart City Index 2020 si muove secondo quattro indicatori relativi alle infrastrutture cittadine: sostenibilità, resilienza, accessibilità, inclusività. Le pagine economiche del quotidiano si sono soffermate solo sul primo parametro, quello della sostenibilità.
Milano è solo quinta nella sostenibilità
A vincere la parziale graduatoria è Trento, seguita da Torino, Bologna, Mantova. Milano si piazza al quinto posto. Già questa è una notizia degna di interesse, che interrompe, almeno temporaneamente, il dominio milanese sulle varie graduatorie di smartizzazione delle città italiane, pubblicate da diversi enti di ricerca, italiani e internazionali, e di cui abbiamo già dato conto in passato.
Nelle città più piccole è più facile innovare?
Il dato, però, si accompagna a un’altra lettura altrettanto interessante: nella top 20 sono solo quattro le città metropolitane. Cosa se ne potrebbe dedurre? La risposta – ancorché parziale – è che potrebbe essere più facile sperimentare politiche di innovazione in una città di media grandezza piuttosto che in una metropoli. Di certo, questa è solo una delle possibili suggestioni derivanti dalla lettura della prima parte dell’analisi di EY. Se, forse, la spiegazione riposa nel fatto che strutture amministrative più piccole sono anche più snelle e veloci, per una più approfondita analisi si dovrà aspettare la presentazione ufficiale di maggio.
In foto una veduta aerea di Milano del fotografo Andrea Cherchi.