Luci e ombre sul mercato immobiliare italiano secondo Nomisma
Luci e ombre sul mercato immobiliare italiano secondo Nomisma – E’ quanto emerge – a grandi linee – dall’analisi del rapporto 2019 dell’Osservatorio Immobiliare di Nomisma, presentato in settimana a Milano.
In un panorama economico mondiale di assoluta incertezza, il mercato immobiliare italiano presenta alcuni elementi di positività, alternati a criticità. Se il mercato nazionale presenta ancora un saldo negativo rispetto al 2008 (-60 mila unità all’anno), a Milano il dato è in controtendenza (+16mila).
Tante le variabili
Tante le variabili prese in considerazioni dal centro di ricerca Nomisma, a partire dal tempo medio necessario alla vendita (6,2 mesi la media nazionale, 3,9 a Milano) alla facilità di ottenere un mutuo (51,8% delle transazioni a livello nazionale avviene con finanziamento).
I dati positivi
Uno dei dati più positivi riguarda la variazione dei prezzi, finalmente con il segno più dopo dieci anni di regressione: +0,2% (era -0,9% nel 2018). In aumento anche il trend degli affitti, con circa il 50% delle domande abitative che si rivolgono a questo mercato. Per questa via anche i canoni di locazione sono in leggera ascesa, anche se al di sotto dell’1%. Secondo le previsioni di Nomisma, quest’anno il mercato immobiliare arriverà complessivamente a 662mila scambi (92% residenziale). Le compravendite di case supereranno 590mila unità a fine 2019 (589mila nel 2020; 617mila nel 2021).
Milano sempre in vetta
Nel panorama nazionale Milano continua a mantenere la vetta della classifica in termini di numero di transazioni (+6,5% rispetto allo scorso anno), seguita a ruota da Bologna e quindi da Padova. A Milano sono in aumento gli scambi, ma anche i prezzi di vendita (+1,5%) e i canoni di locazione (+2,3%).
Il punto di vista di EuroMilano
“Ci troviamo ancora in una fase di transizione – commenta Roberto Imberti, direttore commerciale di EuroMilano – ma per la prima volta da dieci anni a questa parte registriamo una positiva inversione di tendenza per quel che riguarda numero di transazioni e loro valore. Il mercato sta premiando le soluzioni che riescono a conciliare la qualità con l’accessibilità economica, soprattutto in ottica di smart city, dove la tecnologia è messa al servizio della qualità della vita e non è un semplice gadget. Per questa via, la valorizzazione di ampie zone delle nostre città porterà alla creazione di nuove centralità urbane, capaci di exploit commerciali impensabili fino a pochi anni or sono”.