In Base B si incontrano passato e futuro
In Base B si incontrano passato e futuro – Continua il viaggio di EuroMilano verso Base B: ecco la seconda puntata del nostro racconto – Lontano dal clamore dei richiami della moda e dalle architetture più impossibili che probabili, Bovisa oggi è un quartiere in grande trasformazione. Fiera del suo passato industriale, che ai primi del Novecento ha trasformato questo pezzo di campagna in un lembo di città, Bovisa guarda al futuro oggi come cent’anni fa. Agli inizi del ‘900 erano le moderne fabbriche figlie del progresso industriale, oggi sono la ricerca e l’innovazione di mille start up e il fervore portato dal Politecnico di Milano, che qui ha la sua seconda sede milanese. Molte aziende meneghine hanno scelto di stabilirsi proprio qui per godere di quest’aria innovativa e molto pervasiva.
EuroMilano primo player privato nell’area
Tra queste c’è EuroMilano, che a Bovisa è stata protagonista di grandi trasformazioni, unico player privato a operare all’interno della cosiddetta “goccia”, con la realizzazione dei dipartimenti e della biblioteca del Politecnico e la nuova sede di Telelombardia. Nell’area denominata Base B, uno spazio collocato di fronte agli ex gasometri, occupato da tre edifici disposti su una superficie fondiaria di 4.300 mq, EuroMilano ha deciso di insediare la sua nuova sede. Siamo in via Lambruschini 36, dove un tempo si trovava la ditta EdilMediolanum, e oggi sono in via di ultimazione i lavori di risanamento conservativo.
Dal passato produttivo al futuro innovativo
“L’area è stata acquistata da EuroMilano nei primi anni Duemila – spiega l’architetto Stefano Bartocci, responsabile del progetto di riqualificazione – E’ un luogo particolare, i cui edifici risalgono al secolo scorso (dagli anni ‘30 fino agli anni ‘60/’70) e che conserva importanti testimonianze del suo passato produttivo, coniugate a uno stile più fresco e innovativo. Oggi, per esempio, laddove si trovava una recinzione in cemento abbiamo optato per una cancellata che lasciasse vedere l’interno, premiando la permeabilità del sito. In questo modo desideriamo comunicare che l’area si apre al quartiere e lascia passare lo sguardo dei passanti. L’apertura visuale, inoltre, permetterà di godere appieno dell’imponente opera di decorazione degli edifici realizzata dall’artista Raymundo Sesma nel 2006”. L’abbattimento della cancellata, non sarà l’unico segnale di apertura verso l’esterno, poiché a breve sarà attivo anche un bar-bistrot situato all’interno del perimetro, ma aperto al pubblico.
Fuorisalone e Triennale nel passato recente
Nel recente passato BaseB è stata utilizzata dall’Associazione culturale Zona Bovisa per mostre, feste e eventi ed è stato nel 2006 il primo luogo di co-working attivato a Milano. L’area è stata sede di diversi eventi in occasione del Fuorisalone 2008 e ha ospitato il padiglione temporaneo Triennale Bovisa. “La prima riconversione risale al 2011 in vista di Expo2015 – aggiunge Bartocci – Sono state eseguite le prime opere di ristrutturazione e di decorazione funzionali a ospitare alcuni uffici di Expo; in seguito ha accolto la sede della Fondazione The Bridge e della start up Shape Mode. Nel corso del 2020 abbiamo realizzato i lavori per la nuova sede di EuroMilano”.
Coniugare tradizione e innovazione
Il risanamento conservativo predisposto da EuroMilano ha inteso rispettare la natura dei luoghi, mantenendo vive le tracce del passato produttivo dell’insediamento, come ad esempio il carroponte del corpo centrale, che è rimasto incorporato nella struttura ed è intuibile nella forma dei muri che lo contengono. “Gli interventi più importanti sono stati eseguiti nel 2011, mentre oggi abbiamo lavorato accuratamente sugli interni valorizzati da nuove finiture e rinnovata illuminazione – spiega ancora Bartocci – La sistemazione degli spazi risponde alle esigenze funzionali di EuroMilano, ma anche, come dicevamo, ad una apertura del comparto a tutti gli stakeholders della società, alla vicina Università e al quartiere Bovisa”.
Uno spazio aperto all’esterno
La funzionalità degli spazi di Base B deve rispondere infatti non solo alla necessità di ospitare gli uffici di EuroMilano, ma anche di accogliere i visitatori interessati all’acquisto degli appartamenti UpTown e ovviamente gli acquirenti veri e propri. “Abbiamo previsto un percorso che dall’ingresso conduce ad aree funzionalmente identificabili, contraddistinte da colori diversi già in facciata – spiega Bartocci – Gli acquirenti vengono accolti in uno spazio dedicato, un vero e proprio atelier, in cui sono accolti dal nostro team di architetti, con i quali definiscono la scelta delle finiture degli appartamenti di UpTown. Proseguendo lungo il percorso, il secondo lotto funzionale è quello dell’amministrazione, che ha una sua reception, gli uffici e le sale riunioni. Il terzo blocco è quello dedicato al coworking e alla sala conferenze del primo piano, un grande spazio che può ospitare fino a 90 persone e che può essere usato per iniziative culturali e formative. Questa sala è dotata anche di una cabina di regia e può essere usata anche per eventi di varia natura”.
Massima attenzione ai dettagli
Dal punto di vista della riqualificazione degli spazi interni massima attenzione è stata posta ai serramenti, agli intonaci e alle vernici, all’illuminazione e agli impianti, tutti completamente rinnovati, così come il pavimento, interamente sostituito con un innovativo e pratico prodotto della ditta Liuni. All’ingresso della reception è stato posizionato lo storico plastico in legno che riproduce il centro di Milano e che si trovava nella vecchia sede in via Eritrea, un gioiello di artigianato di grande pregio, che EuroMilano ha deciso di rinnovare grazie all’aiuto di un partner di levatura internazionale. “Il plastico è una vera e propria opera d’arte, che abbiamo voluto portare con noi – spiega Bartocci – Abbiamo scelto di posizionarlo all’aperto proprio accanto all’ingresso della reception, in modo che fosse ben visibile e godibile. Grazie alla collaborazione con Mapei, che ci ha fornito l’aiuto per rivestirlo con una membrana impermeabilizzante ad alte prestazioni, sarà protetto dagli agenti atmosferici. Anche in questo caso abbiamo scelto di coniugare passato e presente, nel segno di una innovazione che non dimentica le sue radici”.