Il cambiamento climatico deve favorire un nuovo modello di sviluppo
Il cambiamento climatico deve favorire un nuovo modello di sviluppo – Se da un lato l’Europa punta a diventare entro il 2050 il primo continente climate-neutral, dall’altro la sfida è quella di cogliere le necessarie trasformazioni come stimolo per radicali cambiamenti economici. A dicembre 2019, infatti, la Commissione europea ha presentato le proprie proposte per aggiornare il piano d’azione per l’economia circolare, varato nel 2015, e oggi rinominato Green Deal.
Il rapporto di Circular Economy Network ed ENEA
Come si può leggere nel “Rapporto sull’economia circolare in Italia 2020”, realizzato da Circular Economy Network in collaborazione con Enea (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), il Green Deal punta a fare dell’UE un leader mondiale nell’economia circolare e nelle tecnologie pulite.
Le principali novità del Green Deal europeo
Tra le principali novità, parecchie potrebbero avere ricadute – secondo EuroMilano positive – sul settore edilizio e immobiliare. In particolar modo:
– un’iniziativa per i “prodotti sostenibili” per una progettazione circolare di tutti i prodotti, promuovendo nuovi modelli di sviluppo con priorità alla riduzione e al riutilizzo, fissando requisiti per prevenire l’immissione sul mercato di prodotti nocivi per l’ambiente e rafforzando la responsabilità estesa del produttore.
– il lancio di un sistema di certificazione e reporting per agevolare l’utilizzo dei sottoprodotti in processi di simbiosi industriale.
– un modello coordinato a livello UE di raccolta differenziata
– una maggiore attenzione, nell’ambito della bioeconomia, alla riduzione degli impatti ambientali legati all’estrazione e all’uso delle risorse, puntando alla conservazione della biodiversità e del capitale naturale
EuroMilano sulla strada della sostenibilità
EuroMilano, aderendo in qualità di socio a Green Building Council Italia, ha già fatto proprie gran parte delle indicazioni contenute nel modello di sviluppo indicato dalla Commissione europea. “Sappiamo bene che il comparto edilizio è uno di quelli più impattanti a livello ambientale – ha commentato il presidente di EuroMilano, Luigi Borré – Proprio per questo già da anni abbiamo messo al centro del nostro modello di sviluppo il tema della sostenibilità. Una sostenibilità che noi, come l’intera comunità GBC, intendiamo a 360°: economica, sociale, ambientale. Tutto parte dalla progettazione, per poi passare alla scelta dei fornitori e ai metodi di costruzione. Tutto, sempre, ha un occhio di riguardo ai temi ambientali, a quelli economici, alle ricadute sulla qualità della vita delle persone. L’approccio green, oggi, ha superato la fase iniziale molto legata alle mode e ai trend commerciali; oggi il pensiero sostenibile è diventato necessità, approccio sistemico, forse anche fonte di sviluppo economico”.