EuroMilano e Ispi insieme per il “Programma Global Cities”
EuroMilano e Ispi insieme per il “Programma Global Cities” – Si chiama “Programma Global Cities”, il desk di studio e ricerca su cui EuroMilano e ISPI – Istituto per gli Studi di Politica Internazionale hanno ufficialmente avviato la loro partnership.
Quale futuro per le città globali?
Il futuro delle città globali è uno dei temi su cui EuroMilano, storica società di promozione e sviluppo immobiliare, da tempo si sta interrogando. Consapevole della responsabilità che il proprio agire implica in termini di trasformazione del disegno urbano e di incidenza sulle comunità che lo abitano, EuroMilano ha scelto di investire tempo e risorse per approfondire e confrontarsi a livello internazionale su temi di grande rilievo nel dibattito contemporaneo. Come interlocutore autorevole e accreditato ha scelto ISPI, tra i più prestigiosi istituti di ricerca, riconosciuto a livello internazionale. La collaborazione si è concretizzata in un “Programma”, uno degli strumenti attraverso cui ISPI tradizionalmente approfondisce e diffonde la conoscenza dei propri filoni di studio e promuove dibattiti con esperti, esponenti delle istituzioni, operatori e giornalisti.
Il “Programma Global Cities”
Il “Programma Global Cities” promuove analisi e iniziative sul ruolo che le Global Cities esercitano a livello globale e regionale, sulla loro interazione con gli Stati e gli altri attori internazionali e su specifici obiettivi perseguiti anche mediante la loro azione in network (dalla lotta al climate change all’implementazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite).
Una partnership nata da una lunga collaborazione
La partnership oggi ufficializzata fra EuroMilano e ISPI è l’esito di una prima collaborazione che si è concretizzata nel convegno internazionale “Comunità locali e globalizzazione: il futuro delle città è alle porte”, tenutosi a Palazzo Clerici nel giungo 2019, con la partecipazione di studiosi di fama internazionale quali Francesca Bria, oggi a capo del Fondo Nazionale Innovazione di Cassa Depositi e Prestiti, e Parag Khanna, già consigliere in politica estera di Barack Obama e tra i massimi esperti di politica internazionale.
Già tante iniziative in calendario
Grazie alla recente formalizzazione dell’accordo di collaborazione, EuroMilano siede nel Consiglio di Amministrazione di ISPI. I primi esiti della partnership sono già concreti, come la pubblicazione del dossier “Global Cities in the Age of Covid-19: Agenda 2030 and Sustainable Development” dell’aprile scorso, la tavola rotonda internazionale “Covid-19 & Global cities: where the battle can be fought” che si è svolta in streaming lo scorso 12 maggio. Il prossimo evento, sempre in modalità online per le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, vedrà nuovamente EuroMilano e ISPI confrontarsi il prossimo 28 maggio sui temi della mobilità nel webinar “Smart mobility e smart working: come cambiano i flussi in città dopo il Coronavirus?”, nell’ambito delle iniziative promosse dalla Milano Digital Week 2020 (qui la registrazione completa).
Un orizzonte lungo…
“L’attività di EuroMilano lascia un’impronta permanente sul territorio. La partita è delicata – osserva il presidente di EuroMilano Luigi Borré – perché da questa dipende la concreta possibilità di generare benessere duraturo e diffuso per porzioni sempre più ampie di cittadini. I concetti di healthy city e di wellbeing city sono al centro della visione di EuroMilano. La partnership con ISPI vuole mantenere uno sguardo di ampio respiro ed orizzonte lungo, oltre i condizionamenti delle contingenze”.
e una proiezione globale
Per ISPI, che da sempre si distingue fra i think tank italiani ed europei per un impegno specifico a soddisfare anche le esigenze del mondo produttivo, la partnership con EuroMilano è una conferma della duplice attenzione alle istituzioni e alle imprese, alle sfide globali e a quelle locali, al pubblico ampio e agli operatori. Anche il “Programma Global Cities”, infatti, coordinato per ISPI da Tobia Zevi, parte da Milano e dal dialogo costante con i principali attori sul territorio, ma ha una proiezione globale, come dimostra la collaborazione con i principali think tank di tutto il mondo. Le aree urbane sono sempre più globali e interconnesse. Già prima del Coronavirus, da loro dipendevano in gran parte le prospettive di sviluppo sostenibile del nostro pianeta. Con la pandemia la loro centralità è persino aumentata, non solo nella risposta di breve e medio periodo all’emergenza, ma soprattutto nella ricerca di soluzioni di lungo periodo per tornare a crescere.
Foto di Andrea Cherchi.