Crisi climatica e trasformazioni urbane. Da Milano alcune proposte per la Climate Week NYC 2021
Crisi climatica e trasformazioni urbane. Da Milano alcune proposte per la Climate Week NYC 2021 – Oggi si fa molto parlare di smart city e l’attributo smart viene utilizzato con la stessa frequenza di un battito cardiaco. Basta dire smart e alla mente si aprono scenari futuribili di città pressoché fantascientifiche. Semafori smart, asfalti smart, addirittura panchine smart. Ma a quale prezzo? Nel più immaginifico film di tutti i tempi – il mitico Blade runner – piove sempre e il clima è davvero pessimo. L’unica cosa veramente smart da mettere alla prova non è la tecnologia stessa, bensì la consapevolezza e il fine con cui i cittadini la usano. La tecnologia deve servire a migliorare la qualità della vita, possibilmente senza compromettere l’ambiente in cui viviamo. Banale, ma non sempre scontato. Oggi non può esistere smart city senza smart citizens, cioè senza cittadini consapevoli e coinvolti nella condivisione di valori, primo fra tutti la sostenibilità nelle sue tre dimensioni, economica, sociale e ambientale.
Città responsabili del 60% delle emissioni inquinanti
Su quest’ultima in particolare si sono versati fiumi di inchiostro. Appare consolidato ormai che l’evoluzione futura delle città debba comportare la necessità di una progettualità in grado di affrontare i cambiamenti climatici e, possibilmente, porvi un freno. Le città sono responsabili del 60% delle emissioni inquinanti sul pianeta e già oggi la maggioranza della popolazione mondiale vive in contesti urbani. La stretta correlazione tra cambiamento climatico e modelli evolutivi urbani è, dunque, cosa accertata. Queste criticità devono essere considerate nell’ambito della progettazione e gestione degli spazi, delle infrastrutture e dei servizi, in una logica di innovazione sociale e sostenibilità. Di questi temi si è occupata una tavola rotonda organizzata da EuroMilano, storica società milanese di promozione e sviluppo immobiliare, intitolato “Crisi climatica e trasformazioni urbane“. L’iniziativa era inserita nel palinsesto internazionale della Climate Week NYC 2021, uno dei pochi eventi europei ammessi alla manifestazione.
Una tavola rotonda…
Durante la prima parte della tavola rotonda Marco Cattaneo (Direttore National Geographic Italia) ha stimolato Caterina Sarfatti (Director, Inclusive Climate Action C40 Cities), Piero Pelizzaro (Direttore Progetto Città Resilienti, Comune di Milano), Tobia Zevi (Associate Research Fellow ISPI – Istituto Italiano per gli Studi di Politica Internazionale), a confrontarsi sul ruolo ormai certo che la rigenerazione urbana ha nella lotta ai cambiamenti climatici. Le città assorbono una quota importante delle risorse mondiali e sono responsabili di altrettante emissioni inquinanti, non possono esservi dubbi circa il fatto che l’attività di rigenerazione urbana debba svolgere un ruolo centrale nei processi di contrasto ai cambiamenti climatici. Le opere urbane che vengono realizzate avranno una ricaduta sulle generazioni future e proprio per questo a esse si richiede un approccio responsabile, fatto anche di momenti di riflessione come questo, promossi da chi nel real estate cerca convintamente una via sostenibile allo sviluppo urbano: le città dovranno essere sempre più motori di progresso sostenibile.
e un seminario
Nella seconda parte dell’evento altri relatori hanno illustrato progetti territoriali di mitigazione dei cambiamenti climatici già operativi in Italia. Valeria Lorenzelli (Manager Smart District UpTown) ha presentato il progetto di placemaking attivo nello smart district UpTown, esperimento nel quale la comunità di residenti ha assunto un ruolo fondamentale nel sostenere la visione di sostenibilità del nuovo quartiere. Francesco Causone (Politecnico di Milano) ha spiegato come gli obiettivi di sostenibilità si possano raggiungere più facilmente partendo da un corretto monitoraggio dei consumi energetici, necessario per rendere sempre più consapevoli i cittadini. Il biologo Francesco Tomasinelli e l’apicoltrice Claudia Zanfi hanno presentato progetti a sostegno della biodiversità urbana e di reinserimento delle api nei contesti urbani. Infine, l’assessore Lorena Marin del Comune di San Donà di Piave (Venezia) ha spiegato come anche le piccole amministrazioni locali possano giocare un ruolo fondamentale nella difesa di un territorio fragile, partendo dal coinvolgimento dei cittadini e pur disponendo di scarse risorse economiche.
Qui il video completo (in lingua inglese).