Consigli per essere realmente smart anche a casa
Consigli per essere realmente smart anche a casa – Se una cosa impareremo dalla situazione che stiamo vivendo, è che bisogna saper cogliere le nuove opportunità che le trasformazioni ci offrono. Per molti lo smart working è stato l’occasione per riscoprire nuovi ritmi e nuovi strumenti di lavoro, ma non per tutti è stato facile adattarsi.
Smart non vuol dire solo tecnologia
Oggi le case moderne sono progettate per essere versatili, fruibili in ogni occasione, e i più moderni building prevedono aree di svago e di coworking condominiali. Ma per chi ancora non potesse godere di simili agevolazioni, come fare per ricreare le migliori condizioni lavorative anche a casa propria? Ecco alcuni semplici consigli suggeriti dal nostro architetto Francesca Di Lalla, che insieme a tecnici e progettisti di EuroMilano e Review da anni lavora sul tema dell’abitare.
Stare davanti al pc, una sfida vera e propria
In genere molti di noi sono abituati a lavorare con uno schermo separato da quello del pc portatile, ma a casa non tutti hanno a disposizione un monitor in più. La differenza è che il notebook è più basso rispetto ai monitor esterni, che invece solitamente sono regolabili in altezza. La soluzione, necessariamente, dovrà essere quella di sollevare il portatile fino all’altezza degli occhi, meglio se con un supporto ergonomico, ma all’occorrenza anche attraverso un rialzo costituito da libri o riviste. Il tutto ha lo scopo di tenere collo, schiena e spalle dritte. Senza ingobbirsi e senza contrarre i muscoli. In caso di rialzo, però, sarà necessario dotarsi di tastiera e mouse aggiuntivi.
E poi fu la luce!
L’opzione migliore sarebbe quella di lavorare il più possibile con la luce naturale. La maggior parte della popolazione è destrorsa, quindi, per non farsi ombra quando si scrive, la migliore posizione è quella con la luce proveniente da sinistra. Nel caso non si potesse avere luce naturale allora è necessario utilizzare una lampada che illumini correttamente schermo e tastiera. Lampade da tavolo con braccio orientabile posizionate di fianco al pc permettono di gestire l’illuminazione con maggiore flessibilità.
Attenzione alla sedia
Tavoli e sedie di casa hanno generalmente una ergonomia differente rispetto a quelli che si utilizzano in ufficio. E’ bene pertanto cercare la sedia più comoda disponibile: se troppo bassa bisognerebbe aggiungere un cuscino alla seduta. Se troppo alta, si dovrà intervenire sull’altezza del tavolo o, se non fosse possibile, almeno sull’altezza del pc.
La postura corretta
Meglio non accavallare le gambe quando si è seduti. E’ un consiglio che dovrebbe essere sempre rispettato, ancora di più quando si lavora su sedie e tavolo della cucina.
Distinguere la postazione del riposo da quella di lavoro
Mai lavorare stando seduti sul divano. Per due motivi. Il primo è di carattere psicologico: il divano deve rimanere collegato al momento della pausa o del dopo lavoro. In questo momento pochi di noi hanno a casa una vera e propria postazione di lavoro dedicata e organizzata, quindi va mantenuta la separazione mentale dell’uso degli oggetti. Il secondo motivo per cui non bisogna lavorare sul divano è legato alla postura. Non si possono appoggiare i gomiti, e questo porta a rimanere in tensione con le spalle, tendenzialmente ci si fa avvolgere dai cuscini, ma anche in questo caso si tende ad incassare la parte alta del corpo. Le gambe servono da supporto al pc e quindi non possono essere mosse, costringendoci ad una posizione statica per troppo tempo. Da ultimo, l’illuminazione è generalmente pensata per rilassarsi e non per lavorare. Anche in questo caso dovremmo aggiustare l’illuminazione ma sarebbe di sicuro più difficile trovare la giusta lampada.