Consapevolezza e condivisione: il cittadino smart è il motore della città del futuro
Consapevolezza e condivisione: il cittadino smart è il motore della città del futuro – E’ stato presentato all’interno del palinsesto di iniziative del Fuorisalone Design Edition 2020 il primo manuale di istruzioni per una casa mai realizzato in Italia. Si chiama Smart Life Book, un cofanetto in tre volumi cartaceo e digitale, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino, dipartimento Architettura e Design. Il progetto ha richiesto più di un anno di lavoro e si inserisce in un progetto triennale per un dottorato di ricerca, esito di un confronto disciplinare tra il gruppo di lavoro EuroMilano, il gruppo di lavoro del Politecnico di Torino, costituito dal professor Pier Paolo Peruccio, dalla dottoressa Alessandra Savina e dal dottor Massimiliano Viglioglia, e dalla società di consulenza ingegneristica AI Group nella persona dell’architetto Carlo Micono.
Perché un manuale di istruzioni per un oggetto come una casa?
Oggi i moderni building residenziali sono macchine molto complesse, che necessitano, per funzionare al meglio e quindi per garantire risparmio energetico e minore impronta ecologica, una corretta fruizione da parte dei loro abitanti. L’aspetto di sostenibilità ambientale è uno dei driver principali dell’azione di EuroMilano, che nel quadrante nord ovest della metropoli lombarda sta realizzando UpTown, il primo smart district italiano.
Per dare corpo a questa intuizione, EuroMilano ha cercato la collaborazione del Politecnico di Torino, presso il quale da oltre vent’anni si studia con molto successo il cosiddetto design sistemico, la disciplina che permette di delineare e programmare il flusso di materia che scorre da un sistema ad un altro al fine di diminuire l’impronta ecologica e generare un notevole flusso economico.
In parole semplici, il design sistemico ha aiutato EuroMilano a elaborare un vero e proprio manuale di istruzioni che mira a rendere efficiente l’abitare in termini non solo di sostenibilità ambientale, ma anche sociale ed economica. Questo manuale viene consegnato a tutti i residenti di UpTown al momento dell’acquisto della casa.
Il punto di vista di EuroMilano
“Nella nostra visione la smart city si sta evolvendo in wellbeing city – ha spiegato Valeria Lorenzelli, responsabile marketing EuroMilano e coordinatrice del progetto – Al centro della nostra idea di città si pone la ricerca del benessere delle persone che abitano i quartieri che progettiamo. Il nostro intento è quello di creare comunità che siano esse stesse smart, perché consapevoli e virtuose. Il manuale serve a indirizzare questo cammino, all’insegna dell’efficientamento energetico dei moderni building e quindi indirizzato verso un minor impatto ambientale. La tecnologia può molto, ma deve essere supportata da comportamenti virtuosi e consapevoli”.
L’apporto del Politecnico di Torino
Gli ha fatto eco Pierpaolo Peruccio, Responsabile del Progetto, docente presso il Politecnico di Torino: “Oggi una casa è un sistema molto complesso, fatto di tanti elementi intrecciati tra loro. La prima sfida è stata quella di semplificare questa complessità e renderla in modo immediato e intuitivo all’utente finale, cioè l’abitante di UpTown. Il design sistemico lavora su due livelli, studiando come ridurre l’impronta ecologica da un lato e lavorando per implementare i comportamenti virtuosi dall’altro. Il manuale ha l’obiettivo di lavorare sulla comunità di abitanti per combinare le buone pratiche con l’alta complessità delle soluzioni tecniche. La consapevolezza dell’abitante è fondamentale”.
La consulenza ingegneristica di AI Group
Fondamentale è stato anche l’intervento di Carlo Micono, di AI Group, la società di consulenza ingegneristica che ha collaborato alla realizzazione di UpTown: “UpTown è smart anche perché si basa su una triplice dimensione strutturale: il distretto, l’edificio, l’appartamento. Questi tre aspetti sono fortemente interconnessi e per funzionare al meglio devono essere considerati l’uno l’estensione dell’altro. Il sistema tecnologico si basa su una serie di sensori molto avanzato, che controlla tutte le variabili principali legate al comfort, quali temperatura e umidità, solo per fare un esempio. La sfida è far sì che la condizione migliore sia messa in atto con il consumo minimo di energia. Questo può essere fatto solo in un’ottica che esce dalla casa, passa per il building e si eleva alla dimensione del distretto, perché il risultato lo si ottiene solo su scala di distretto. Le buone pratiche, dunque, si devono accompagnare alla complessità della struttura tecnologica e il manuale serve proprio a creare questo collegamento”.