Al via il nuovo Polo Culturale Argentino di Milano: un ponte tra culture nel cuore di UpTown
E’ stato inaugurato giovedì 10 ottobre nel distretto UpTown il nuovo Polo Culturale Argentino di Milano. L’evento, che si è svolto alla presenza del Console Generale della Repubblica Argentina a Milano, Luis Pablo Niscovolos, segna l’inizio di un ambizioso progetto culturale che arricchirà ulteriormente il panorama internazionale della città.
Un’iniziativa di respiro internazionale
L’amministratore delegato di EuroMilano, Attilio Di Cunto, e la district manager di UpTown, Valeria Lorenzelli, hanno fatto gli onori di casa, sottolineando l’importanza di questa nuova realtà nel contesto del quartiere UpTown Milano. Un ruolo chiave nell’ideazione e realizzazione del progetto è stato svolto da Sabatino Annecchiarico, saggista, giornalista e coordinatore Emerito della Rete di Scienziati Argentini in Italia. Il Console Niscovolos ha espresso il suo entusiasmo per l’iniziativa, evidenziando lo spirito accogliente e dinamico di Milano e ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del Polo Culturale. Ha inoltre assicurato il pieno sostegno del Consolato alle future attività in programma.
UpTown Milano: il contesto ideale
UpTown Milano, noto per la sua vocazione innovativa e sostenibile, si conferma come il luogo perfetto per ospitare questa nuova iniziativa culturale. EuroMilano è orgogliosa di sostenere questo progetto che arricchisce il tessuto culturale del distretto e dell’intera città di Milano, confermando il proprio impegno verso lo sviluppo urbano a 360°.
Il Polo Culturale Argentino: un programma ricco e variegato
A partire dall’autunno 2024, il Polo Culturale Argentino proporrà un palinsesto dedicato alla cultura argentina e alla storia degli italiani in Argentina, grazie anche al patrocinio del Consolato Argentino di Milano, dell’Accademia Nazionale del Tango di Buenos Aires e dell’Accademia Porteña del Lunfardo di Buenos Aires. Si celebrerà, inoltre, il profondo legame tra Italia e Argentina, nato dalle grandi migrazioni del XIX e XX secolo. Questo rapporto si riflette in molteplici aspetti culturali, dalla cucina alla musica, dallo sport alla lingua.
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