Tassonomia e transizione energetica, finanza ed economia in chiave verde
Tassonomia e transizione energetica, finanza ed economia in chiave verde – Secondo i dati dell’Unione europea, il 75% degli edifici in Europa – su un totale di 220 milioni di unità – non sono efficienti dal punto di vista energetico, sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni di CO2 e solo l’1% di questi è sottoposto a interventi di riqualificazione. Basterebbe questo dato a far scattare un campanello d’allarme sulla possibilità di raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica in Europa, come ambisce a fare l’Unione europea.
Un regolamento per promuovere la sostenibilità
E’ per questo motivo che, da qualche anno a questa parte, le istituzioni continentali hanno intrapreso un percorso di regolamentazione – denominato tassonomia finanziaria, entrato in vigore nel gennaio di quest’anno – per favorire la diffusione dei criteri ESG (Environmental, Social and Governance) all’interno del mondo finanziario. Non un semplice invito ma un regolamento vero e proprio, che mira a premiare gli investimenti finanziari virtuosi e in questo modo a favorire la transizione energetica e climatica in tutto il continente.
Di questo e di molto altro si è parlato venerdì mattina nella tavola rotonda virtuale intitolata “Tassonomia come mezzo per la transizione” organizzata da GBC Italia, di cui EuroMilano è socia e sostenitrice. A fare gli onori di casa sono stati Marco Mari, presidente del chapter italiano, e Stephen Richardson, Director of the Europe Regional Network of World GBC, coadiuvati dalla moderazione della giornalista Silvia Camisasca. Nel ruolo di esperti sono intervenuti Cristina Martorana, Studio legale Legance Avvocati Associati, esperta in diritto dell’energia, delle infrastrutture e dell’ambiente, Andrea Giacomelli, Docente di Misurazione del rischio, Università Ca’ Foscari di Venezia e Founder di KnowShape, Giulia Scagliarini, Senior Financial Analyst – Direzione Finanza Compagnia di San Paolo.
La tassonomia come strumento per la transizione energetica
Sebbene nella diversità di approccio, i convenuti sono stati concordi nell’individuare la tassonomia come mezzo privilegiato per sostenere la transizione energetica. Il nuovo regolamento europeo ha prodotto un “elenco verde” di progettualità e attività economiche che hanno ricadute positive su clima e ambiente. Grazie alla cosiddetta “tassonomia” finanziaria gli investitori avranno indicazioni chiare per orientare gli investimenti verso tecnologie e imprese più sostenibili. Un investimento si definisce sostenibile e responsabile se crea valore non solo per l’investitore, ma per la società nel suo complesso.
Un modello economico non più sostenibile
L’attuale modello economico, hanno discusso gli ospiti, appare vetusto e non più sostenibile, e può essere sottoposto a una revisione solo grazie alla collaborazione dei privati. Una revisione che, ovviamente, deve garantire ulteriore crescita e sviluppo. Ecco, allora, che la Commissione europea ha indicato la strada della tassonomia.
Da ultimi, il vicepresidente di GBC Italia Fabrizio Capaccioli, e l’eurodeputata Eleonora Evi, hanno discusso di quanto l’obiettivo dell’efficienza energetica rappresenti la chiave di volta dell’intero progetto. Un obiettivo che il grave contesto della guerra in Ucraina ha reso solo più urgente.
Alla fine tutti d’accordo: la tassonomia potrà davvero aiutare la transizione energetica e contribuire al raggiungimento degli obiettivi continentali di neutralità climatica. Il problema, semmai, è quando questi obiettivi verranno raggiunti.