Lo smart building migliora la bolletta, lo smart district migliora la vita
Lo smart building migliora la bolletta, lo smart district migliora la vita – Sempre più spesso si sente parlare di smart building in relazione al tema dell’efficienza energetica. Senza dubbio, uno dei principali vantaggi dell’applicazione di tecnologia al settore immobiliare è la prospettiva di rendere gli edifici meno energivori, quindi anche più economici da gestire. La prospettiva è molto interessante sul piano economico globale, poiché il volume di affari mosso dalla smartizzazione degli immobili è valutato in 8 miliardi di euro. Del tema si è occupato un recente articolo di Affari & Finanza a firma del giornalista Valerio Maccari, che ha presentato lo studio “Smart building report” realizzato a cura dell’Energy & Strategy Group del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano.
Un tema non solamente economico
Il tema, tuttavia, non è solo strettamente economico e merita una riflessione più ampia, innanzitutto legata al tema della sostenibilità e alla vivibilità delle città del futuro. In un’ottica di riduzione dei consumi, e quindi delle emissioni inquinanti, non si può prescindere da uno sguardo più vasto, che salga dal singolo edificio a gruppi di edifici e quindi al quartiere. La smartizzazione degli edifici non può prescindere dal più ampio tema della rigenerazione urbana su scala vasta e quindi dagli indirizzi strategici in capo alle amministrazioni pubbliche locali. La collaborazione tra queste e i player privati dello sviluppo immobiliare si rivela fondamentale.
Mettere a sistema le reti
L’efficacia delle soluzioni tecnologiche applicate allo smart building aumenta se essa si eleva a rete di sistema e coinvolge un complesso di edifici e non la singola costruzione. Mettendo a sistema la rete di controllo di più edifici si possono ottenere risultati migliori che la semplice somma dei risultati dei singoli building.
Il ruolo strategico della programmazione pubblica
“Ridurre i costi di gestione energetica degli stabili è fondamentale – commenta Luigi Borré, presidente di EuroMilano – Ma l’efficientamento energetico degli stabili non può avere il solo scopo di produrre un risparmio sulla bolletta. E’ sempre diffusa la consapevolezza di quanto ciò contribuisca a ridurre l’impronta ambientale degli edifici, mantenendo, anzi elevando, la qualità della vita degli abitanti delle moderne città. La tecnologia mantiene un ruolo fondamentale, ma la strategia di sviluppo di questo approccio è ancora più importante. Il porsi l’obiettivo di mettere in rete tra loro gli smart building offre un’ulteriore e potente leva di efficienza. Questo, ovviamente, è più facile nei quartieri di nuova concezione – e sta già avvenendo – ma il modello deve essere applicato allo sviluppo futuro delle città, quindi deve prevedere programmi di ammodernamento più complessi del singolo building e coinvolgere prima di tutto il ruolo strategico della programmazione pubblica. I nuovi distretti saranno cluster fondamentali di riferimento per la rigenerazione urbana, ponendosi a capo dei processi di transizione energetica – con riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti – e costituendo benchmark di riferimento che non potranno essere ignorati anche nella necessaria riqualificazione degli edifici storici che formano la parte prevalente delle nostre città”.
Foto di Andrea Cherchi.