ESG e mercato immobiliare, una strada da imboccare subito
ESG e mercato immobiliare, una strada da imboccare subito – E’ un mercato segnato dall’ottimismo e dalla forte disponibilità di liquidità, quello che si prospetta per il prosieguo del 2021 per il settore immobiliare residenziale. Nonostante il periodo pandemico, la casa continua ad essere bene rifugio e asset di investimento fondamentale per i grandi operatori, ma ad alcune condizioni ben precise. La prima di queste è l’attenzione ai fattori ESG – Environmental, Social, Governance – vale a dire la sostenibilità a 360° degli investimenti, dal punto di vista ambientale, sociale, economico.
L’interesse della rivista We Wealth
Delle ampie possibilità offerte dal mercato residenziale agli investitori ha parlato la rivista We Wealth in una tavola rotonda dal titolo “Le migliori strategie di investimento nello scenario attuale e post-pandemico”, a cui hanno preso parte Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte sim, Luigi Borrè, presidente di EuroMilano, Attilio Di Cunto, ad di EuroMilano, con la conduzione di Pieremilio Gadda, direttore di We Wealth.
Una visione ottimistica per il futuro
A parlare di ottimismo è stata per prima Francesca Zirnstein, che ha sottolineato come la domanda di prima casa stia andando molto bene. “Grande importanza – ha esordito – rivestono e sempre più rivestiranno gli aspetti green dell’edilizia e della rigenerazione urbana nel suo complesso. La coscienza ecologica è diffusa e va oltre agli aspetti strettamente relativi alla casa, raggiunge il quartiere e porta a un livello nuovo l’interesse del mercato, che travalica gli aspetti ecologici e comincia a interessarsi del benessere nel suo complesso, quindi del wellbeing”.
La pandemia ha rafforzato alcune tendenze già in atto
Una visione condivisa da Luigi Borré. “Sostenibilità, efficienza energetica, green e sharing economy non sono state scoperte dopo la pandemia. Erano tendenze già in atto – ha sottolineato Borré – Il Covid ha fatto sì che certe tendenze siano state esaltate dallo stato di necessità in cui tutti ci siamo trovati durante e dopo il lockdown. Quello che è cambiato, semmai, è la sensibilità della domanda verso certi temi. Ciò che cambia nella domanda è una maggiore selettività che premia le iniziative con elevato livello di servizi alle abitazioni e agli abitanti, a discapito di un’offerta di immobili usati e per molti aspetti obsoleti”.
ESG e mercato immobiliare, una strada da imboccare senza esitazioni
La città di Milano, secondo recenti ricerche di Scenari Immobiliari, sta orientando il proprio sviluppo lungo sei direttrici che puntano verso nuove centralità esterne alla ormai satura area centrale. Tra queste c’è la direttrice nord ovest, che lungo l’asse del Sempione porta ad UpTown / Cascina Merlata. “Chi oggi è in cerca di investimenti immobiliari guarda a certi interventi piuttosto che ad altri – ha spiegato Di Cunto – Il passaggio epocale, secondo noi, è quello in atto dalla smart city alla wellbeing city. Vuol dire mettere al centro il benessere e la qualità della vita fin dalle fasi progettuali, percorrendo la strada della sostenibilità a 360°: ambientale, sociale ed economica. L’attenzione agli ESG, agli investimenti che perseguono gli obiettivi della gestione finanziaria secondo principi di natura ambientale, sociale e di governance non sono una moda, ma una nuova impostazione per il mercato immobiliare del futuro. Questa tendenza sta procedendo a passi da gigante anche a livello di direttive europee e noi siamo già pienamente in questo percorso con il progetto UpTown”.
Il video della tavola rotonda e una selezione di pillole estratte sono disponibili qui.
Foto di Andrea Cherchi.