Addio a Ernesto Gismondi, patron di Artemide
Addio a Ernesto Gismondi, patron di Artemide – Si è spento a 89 anni Ernesto Gismondi, fondatore e presidente di Artemide, la più nota azienda illuminotecnica a livello internazionale. Nato a Sanremo nel 1931 aveva una formazione ingegneristica e una gran passione per il settore missilistico; una passione che non ha mai abbandonato nel corso degli anni.
Artemide nacque nel 1960 dalla collaborazione con il designer Sergio Mazza, raggiungendo velocemente importanti riconoscimenti e prestigio internazionale. Oggi le collezioni Artemide rappresentano un incrocio unico di valori: l’approccio alla luce umana e responsabile si coniuga a un saper fare progettuale e materico, in un incontro tra tecnologia di ultima generazione e antichi saperi, perfetta espressione del progetto sostenibile.
La collaborazione tra EuroMilano e Artemide risale al 2014, quando l’azienda di Pregnana Milanese partecipò alla realizzazione del Villaggio Expo, casa delle delegazioni dell’esposizione universale Expo 2015.
Da quella collaborazione è nata una partnership duratura, concretizzatasi nella creazione di UpTown: per il primo smart district italiano Artemide ha progettato e realizzato l’illuminazione delle parti comuni, prestando massima attenzione al tema della sostenibilità e del risparmio energetico, coniugati con innovazione nel design e garanzia di comfort. Artemide ha anche collaborato al restauro conservativo di Base B, la nuova sede di EuroMilano.
“Siamo addolorati di apprendere della scomparsa dell’ingegner Gismondi – ha dichiarato Attilio Di Cunto, amministratore delegato di EuroMilano – Artemide rappresenta il meglio del design e della ricerca tecnologica italiana applicata al settore dell’illuminotecnica. Con Artemide abbiamo condiviso una parte importante del percorso che ci ha portato alla realizzazione dei primi tre lotti di UpTown. Ne siamo orgogliosi perché con l’azienda dell’ingegner Gismondi condividiamo la passione per la progettazione di ambienti e soluzioni pensate per la vita quotidiana delle persone”.