Tecnologia e tocco umano trasformano la smart city in wellbeing city
Tecnologia e tocco umano trasformano la smart city in wellbeingcity – Un vecchio claim di EuroMilano richiamava l’importanza del tocco umano nella progettazione di UpTown, il primo smart district di Milano. Primo perché la tecnologia era, ed è tutt’ora, pensata intorno alla persona, al suo benessere, alla qualità della sua vita e non solo come gadget fine a se stesso. Secondo, perché tutto questo era la premessa per progettare la riqualificazione di una fetta importante di città, avendo ben chiaro in mente che l’approccio doveva essere olistico e che smart non poteva essere solo un aggettivo riferito alle cose, ma soprattutto alla comunità dei suoi abitanti.
L’ampiezza della visione capace di adattarsi ai tempi
L’incessante evoluzione digitale e tecnologica ha ampliato i confini delle potenzialità umane, ma non ha mai fuorviato l’attenzione verso la centralità della persona nel progetto architettonico, nella pianificazione urbanistica, nella riqualificazione del paesaggio che EuroMilano realizza da ormai oltre trent’anni.
Nessuno poteva prevedere quello che sarebbe successo in questi mesi, ma l’ampiezza della visione messa in campo originariamente ha permesso di anticipare i tempi, facendo leva su una capacità progettuale che ha saputo guardare avanti. Oggi, quella capacità si è rivelata vincente, perché aperta, elastica, adattabile alle mutate condizioni dei tempi che stiamo vivendo. Ne è risultato un concetto di abitare moderno, in cui la casa si apre alla multifunzionalità e risponde prima di tutto a un’esigenza di comfort che non si esaurisce nel luogo esclusivo del riposo e della vita privata.
La casa diventa multifunzionale
Un’abitazione capace di accogliere e rendere unici i diversi momenti della giornata si è rivelata non un lusso, ma una risposta alle esigenze di coloro che hanno attraversato con fatica i mesi passati. La permeabilità degli spazi privati e pubblici, da fruire in piena sicurezza, sono stati il plus di una ricerca di comfort che la sola tecnologia non poteva garantire. Certamente essa aiuta nello svolgimento delle mansioni quotidiane, quali che siano, ma non esaurisce la richiesta di agio che viene da chi la propria casa la desidera/deve usare come luogo di lavoro, svago, e non solo riposo.
Nuove consuetudini, in totale sicurezza
La prudenza induce a riconsiderare con attenzione alcune abitudini acquisite nel corso del tempo. Nuove consuetudini, da assumere non meno piacevolmente nell’ambito delle nostre case, potrebbero diventare la nuova normalità, almeno per un po’. Senza allarmismi, ma con sano realismo.
Lavoriamo perché il futuro sia sicuro, perché il tempo speso in casa sia appagante sotto ogni punto di vista. Lavoriamo perché le persone siano ancora protagoniste di spazi di socialità. La smart city si sta evolvendo in wellbeing city, perché prima di tutto viene il benessere.