Milano dà la scossa al mercato immobiliare
Milano dà la scossa al mercato immobiliare – Il mercato immobiliare nazionale ha visto crollare le compravendite nel 2020 a causa del lockdown e, secondo le previsioni, nei prossimi mesi anche i prezzi resteranno stabili o subiranno un calo. Milano come si muove in questo mercato? È su questo interrogativo che un recentissimo articolo di Paola Dezza sul Sole 24 Ore riferisce della ricerca “Residenziale a Milano: mercato immobiliare e trend emergenti”.
Milano guida il mercato immobiliare
Dalla ricerca si evidenzia, ancora una volta, il ruolo di Milano come locomotiva e avanguardia del mercato nazionale anche (e nonostante) il periodo COVID. Nel capoluogo lombardo si sta già oggi scaricando sul mercato una tendenza registrata a livello nazionale, per cui, tra chi cerca casa, la percentuale delle persone che vorrebbero vivere in edifici nuovi o riqualificati è passata dal 39% del 2018 al 61% nel 2020. In effetti, a dispetto del dato nazionale, a Milano la domanda supera abbondantemente l’offerta, anche se rispetto al passato si è registrata una forte selezione del mercato, che ha premiato il nuovo e penalizzato gli edifici più vecchi di vent’anni.
La casa come “hub”
Ancora, dalla ricerca emerge come in una fase in cui la casa diviene “hub” della vita degli individui, con una funzione sempre più integrata tra vita familiare e lavoro, sia cruciale il carattere aperto, interconnesso ed identitario dei quartieri nei quali si collocano gli interventi immobiliari.
La ricerca dà poi conto di dinamiche positive dei prezzi per il “nuovo” che negli ultimi 12 mesi ha fatto registrare incrementi compresi tra il 5% e il 6,5%.
UpTown conferma i dati della ricerca
“Dal nostro osservatorio abbiamo dati che confermano in pieno i risultati della ricerca e le tendenze in atto”, è il commento di Luigi Borré, presidente di EuroMilano. “Si tratta di una constatazione che non ci sorprende ed anzi risponde pienamente alle nostre aspettative. Identità di quartiere, interconnessione fisica e digitale, integrazione sociale e culturale, ecosostenibilità del distretto e degli edifici, spazi di condivisione sono tutte dimensioni sulle quali abbiamo impostato, dal 2015, il nostro intervento di UpTown. Già nel 2017 – quando il mercato era stagnante anche a Milano – abbiamo offerto i primi nuclei del nostro progetto ed è stato un successo. Il fatto che oggi le dimensioni su cui abbiamo da tempo puntato trovino più ampio riscontro e siano diventati standard di mercato non può che renderci orgogliosi. Registriamo poi il fatto che, forse per essere stati precursori o forse per il riconoscimento da parte del mercato della originalità della nostra offerta, la dinamica dei nostri prezzi supera ampiamente quella registrata dalla ricerca. A fronte di un incremento medio di mercato degli ultimi dodici mesi compreso tra il 5% e il 6,5%, il nostro dato supera il 15%”.
Foto di Andrea Cherchi