L’Italia del futuro e un ambiente costruito sostenibile
L’Italia del futuro e un ambiente costruito sostenibile – Quanto sia importante la casa non ce lo ha fatto scoprire questa terribile pandemia che sta flagellando il nostro Paese. Certo, a causa della costrizione dovuta all’emergenza, molti hanno scoperto cose che non sapevano sulle proprie abitazioni. Può essere banale, ma dover fare di casa propria anche il luogo di lavoro, o di scuola, non era scontato prima.
La sostenibilità non è stata una scoperta dovuta all’emergenza
Tuttavia, gli edifici che abitiamo sono molto importanti anche per un altro serissimo motivo, essendo altamente impattanti sull’ambiente che ci circonda. E’ questo il punto da cui prende avvio il manifesto di GBC Italia dal titolo “Un ambiente costruito sostenibile per l’Italia del futuro: le proposte di GBC Italia”. A muovere l’impegno di GBC Italia è la recente pubblicazione del nuovo piano d’azione per l’economia circolare, varato nel 2015 dalla Commissione europea e rinominato New Green Deal.
L’impatto del settore edilizio sull’ambiente
Il settore dell’edilizia è responsabile dell’emissione di circa il 36% di gas serra e del consumo del 40% di energia, 50% di materie prime estratte, 21% di utilizzo di acqua. Ecco perché EuroMilano, aderendo a GBC Italia, intende promuovere un’evoluzione nell’approccio al tema, impegnandosi per ridurre drasticamente questi dati fin dalla fase di progettazione, rendendo sostenibili i propri interventi e prendendosi cura delle persone che li abiteranno. Il progetto Uptown è, infatti, il primo caso italiano ad essere ammesso al percorso di certificazione GBC Quartieri.
Le priorità e gli strumenti
Il manifesto GBC si pone tre priorità: forte partenariato fra le istituzioni e la filiera edilizia, gerarchizzazione degli obiettivi e delle politiche, campagna di formazione e informazione per creare una nuova cultura nel campo della produzione edilizia. Le azioni per il cambiamento: decarbonizzazione, economia circolare, efficienza idrica, uso del suolo e biodiversità, resilienza, benessere e salubrità, giustizia nella transizione. Per mettere in campo queste azioni saranno richiesti strumenti particolari: legislativi, finanziari, ricerca, digitalizzazione, informazione ed educazione.
Un fine chiaro
Attraverso questa vasta e ben orchestrata azione, anche il mondo dell’edilizia potrà dare il proprio contributo a raggiungere diversi obiettivi sostenibili fra quello indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e sostenere il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030.