La disponibilità di verde pubblico è indicatore di qualità della vita
La disponibilità di verde pubblico è indicatore di qualità della vita – In attesa della nuova edizione, l’annuale Rapporto Qualità dell’Ambiente Urbano, realizzato da Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nel 2018, rappresenta una lettura molto interessante.
Gli indicatori fondamentali di qualità ambientale
Realizzato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, l’edizione 2018 aggiorna un insieme di indicatori fondamentali per l’analisi della qualità ambientale di 120 città italiane: fattori sociali ed economici, suolo e territorio, infrastrutture verdi, acqua, inquinamento dell’aria e cambiamenti climatici, attività industriali, trasporti e mobilità, esposizione all’inquinamento elettromagnetico e acustico, azioni e strumenti per la sostenibilità locale.
Le infrastrutture verdi città per città
Tra gli aspetti fondamentali per la qualità della vita nelle aree urbane il capitolo 3, “Infrastrutture verdi“, pare particolarmente interessante. I dati pubblicati mostrano che al 2017 la percentuale di verde pubblico sulla superficie comunale resta scarsa con valori inferiori al 4% in circa 7 Comuni su 10. Valori superiori al 10% si rilevano solo in 12 città – concentrate prevalentemente al Nord – con Sondrio (32,7%), Trento (30,9%) e Monza (26,8%) in testa.
Quanti metri quadri di verde a testa?
La disponibilità di verde pubblico pro capite è compresa fra i 10 e i 30 mq/ab nella maggioranza dei Comuni (61), con 10 città in cui tale valore è particolarmente elevato (superiore ai 100 mq/ab), come a Matera (996,8 mq/ab), Trento (414,9 mq/ab) e Sondrio (315,9 mq/ab) grazie anche al contributo di estese superfici boscate. Milano si trova sostanzialmente in una posizione intermedia con una percentuale del 13,4% di verde pubblico sul totale del territorio comunale (17,9 mq per abitante). La percentuale la pone sostanzialmente alla pari di situazioni quali Torino, Como, Pordenone, Trieste.
L’esempio virtuoso di UpTown Park
Il verde pubblico milanese è così ripartito: 41,5% grandi parchi urbani, 27,9% verde attrezzato, 14,9 aree di arredo urbano, 5,7% giardini scolastici, 3,6% giardini storici, 2,7% cimiteri, il resto diviso fra impianti sportivi e orti botanici e privati. Si tratta di una situazione sostanzialmente positiva per Milano, a cui contribuisce anche il parco UpTown con i suoi 30 ettari di estensione. La grande area verde, realizzata da EuroMilano all’interno dell’omonimo smart district UpTown, è un grande parco pubblico dotato di aree giochi, dieci chilometri di piste ciclopedonali, ampie aree a prato, aree cani, servizi di ristorazione. Il parco è stato piantumato con oltre 3500 alberi e oltre diecimila arbusti e si è immediatamente affermato come la più attrattiva area verde del quadrante nord ovest di Milano.